La fusione delle cooperative in Francia (Le due scuole di Nimes e socialista unite)

centrazione capitalista, dall'altra, ci sono gli elementi umani; in terzo .Jt10go c'è l'organizzazione del proletariato. E quest'u.Jtimo non bisogna ,prenderlo nei periodi cli stasi, •censì allo stato d'azione e di organizzazione creante i suoi miglioramenti .e rafforzantesi sempre più per reagir'-' contro il sistema caipitalista ed assorbirlo. Immaginiamoci di essere div.enuti padroni del potere politiico nell'anno 1913 p,er u,n •col,po idi bacchetta magica, mentre un bel mattino il nostro ideale illumina la classe operaia, e domandiamoci che cosa faremmo, una vo,lta diventati padroni, dello Stato, dei mezzi di prOiduzione· e di scambio, dei decreti e delle leggi. Se non abft)iamo •gettato le b-asi della società nuova, se mancano -gli organi ,per la gestione della ,produzione e la rip,artizione delle ricchezze, se in una parola mancano le istituzioni socialiste, noi rischiamo cli fare fallimento. O tutto o in pa·rte, una volta padroni elci potere, per effettuare 'la trasformazi,one sociia.J.e,bi,sogncrebbe metterci a fare dopo quello che noi potevamo creare e costituire fino dia ,prima. Se la rivoluzione e la conquista del potere non sono che un atto seguito cl•aun lungo periodo cli azione socialista, p,erchè non abbozzare, fin d'ora, e negli stessi organismi clel'la società capitalista, il quadro cli questa opera trasformatrice? Non contribuirà forse ciò ad affrettare. il movimento e ad avvicinare sempre più la caduta ciel ca.pitali-smo? Bisognerà ,poi forma,re i quadri deUa società collettivista e con1JLmista e organizzare particolarmente la produzione collettiva p!er ripartire co\lettivamcntc le ricchezze. 'Occorrono per qu.esto degli organi materi,ali di gestione, degli uomini per ,amministrarli, delle norme di vita democratica nei 1domini del lavoro.

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