La fusione delle cooperative in Francia (Le due scuole di Nimes e socialista unite)

E non oc-oo,nre nemmeno creare dei clienti poichè questi vi sono già rap,p,res,entati da11e stesse Società Cooperati v1 e. Il movimento deJ. 48 influì grandemente su.Jl'opinione che i socialisrti francesi avevano avuto riguardo alla cooperazione; è ,quando nel 1878-80 essi ri-cominciarono la lotta, si sono giustamente ricordati lo sca'Cco del 48 ed hanno detto a quelli che volevano rip,rendere le stesse i<le-e: « Voi vi sbagliate! la Cooperativa non risolverà il problema sociale; essa 11011 è 'LU1'a.rmanecessar,ia, nè indispensabile. La solai azione, la p,iù efficaice, è la lotta contro lo Stato per imipos,s:essarsene. Il resto non è che divertimento da borghesi ». Ma questi pas1 satempi da borghesi si sono svillnppati. La scuola cooperativa e le sue influ.enze incont,esta~ bili, furono indubbiamente il risuJtato di qu:esto p.rimo atteggiamento dei sociali-st.i ri,gu.a:rdo alla cooperazione. Taluni fa:bbricairono una teoria coo,p1erativis.ta, la teoria della cooperazio,ne neutra, che basta a sè stessa ,e che sarà sufficiente a comp-iere la trasformazione sociale della! coo.p,erazione che è -contro la fotta di clas.se. Ma siccome gli operai diventava.no isempre più el,ementi cooperativi•sti,ci •e ·siccome, malgrado tutto, è la classe operaia che vi 1giravita aittorno, un giorno questa: s'è accorta che li movimento •era sta,to veramente fuori da·lle sue finalità. Cosicchè -da quindici aumi, particolarmente a Parigi, gl,i operai si schierarono contro il movimento finora esistito, e fecero le loro p,ropri-e Cooperative, dicendo: « Noi vogliamo metter-e d'accordo la prati·ca ,colla teoria». Così, sono entrati nelle Cooperative, ne hanno create di nuo,ve e di queste ne han fatto degl,i or.gani di onestà e di ,emancipiaz:ione. La classe operaia, alle sue mol,tepilici forme di organizzazione, si provò ad aggiungere il mo,vimento cooperativo. I socia.listi erano divisi ed a questa clivi·sione

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