C. Gide - Concorrenza e cooperazione

18 Ed è sulla cooperazione che noi contiamo, sotto la forma di società di consumo, per lottare co.ntro le selezioni regres·sive e gli a:busi della concorrenza quali ho indicato or ora: réclame menzognera, falsifi.caizione di derrate, falso p,eso, S1fruttamento dei consumatori sotto tutte le forme che sono il frutto amaro dell'ingordigia del profitto. Qneste società voi lo sapete, sono i consumatori aissociati per provvedere ai loro bisogni vale a dire per vendere a sè stessi; ora quale interesse avrebbero a vendere a sè stessi mercanzie o prodoitti falsificati o a vendere a falso peso, o a sfruttM"e sè stessi in qualsia.si modo? E quando vi sono .più cooperative di consumo in una stes:sa città, i·n una stessa borgata od in una stessa regione, credete v,oi che si facciano la concorrenza? Credete voi che esse cerchino di eliminarsi e divorarsi a vicenda? Q.ualche volta, evvia ! Là dove esse non hanno potuto ancora liberarsi dagli ambienti e dalle abitudini locali commerdali, là può anche accadere. Ma là dove esse sono veramente cooperative esse· si sindacano, esse si associano, si federano, si intendono: nessuna ragione di inimicizia fra di esse poichè ciò che costituisce il veleno della concorrenza e la fa deg,en,era,re in lotta per la vita, è la sola avida ricerca del profitto, mentre le soci,età cooperative hanno per ,principale preoccupazione di provvedere ai bisogni dei propri soci somministrando ad essi le merci di mi,gliore qualità ed al più basso prezzo possibile, di « rendere loro servizio> nel vero senso in cui Yves Guyot prendeva questa .parola. E noi contiamo anco,ra sulla ,cooperazione per far cessare l'effetto disastroso della vita che io chiamai o,r ora il sistema del Swea,ting System, questo sfruttamento de<ll'opcraio da parte di un impresario o di un sottoimpresario poichè il ·giorno in cui gli operai saranno essi stessi, in parte o completamente, padroni •e produttori per loro conto, nessuno saprà immaginare che

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