William Morris ed i suoi ideali sociali

I7 conservazione dei monumenti, protestando r.ontro qualunque restauro che significhi qualche cosa più che non il riparo ai danni del tempo e delle intemperie; e con ogni mezzo, pubblicazioni, conferenze, od altro, ridestare la convinzione che i nostri antichi edifici non sono gingilli ecclesiastici, ma sacri monumenti, testimoni della vita e delle speranze d'una naziorie intera>. L'appello non fu vano. Tempo un mese, la Società per la protezione degli antichi edifici (l'Anti-Scrape, come William Mo-rris scherzosamente la sopran!'lominò (1), era fondata ed egli ne fu nominato segretario. Nè l'abbandonò mai più, finchè visse; scrisse, per la società una specie di programma, vero modello di lingua tersa e ·semplice, che venne tradotto ;n francese, tedesco, italiano ed o-Iandese; dedicò alla società, largamente tempo e denaro; e dette pure, a vantaggio di essa, la prima delle sue conferenze pubbliche, le quali però per quanto gli riuscissero belle, non furono mai un genere di lavoro veramente a suo gusto. Contro le atI•ocità d'una guerra. Nella primavera del 1877, pochi me~i prima che Morris col suo primo manifesto politico protestasse contro le atrocità commesse dai Bulgari, e co:-:.trola possibilità che l'Inghilterra si armasse per aiutare i Turchi contrri i Russi, egli scriveva in una lettera al Daily News: « Io che scrivo, appartengo ad una vasta classe d'uomini tranquilli che di soli,to badano ai loro affari occupandos: anche troppo poco della cosa pubblica, e non osano, qua·• lunque sia la loro opinione, alzar la voce fra la moltitudine; ma si sentono presi d'a grande amarezza al pensiero cli non poter far niente, di non contar niente, in materia che pur li tocca tanto davvicino .... M'appello a1 (1) Scrap, - raschiatura, raapatura ,graziata.

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