§ 3. - L'abolizione del sa·lariato. La falange, nel sist·ema Four,ier, non dov•eva es•sere semplicemente un'ass·ociazione di consumo per vivere a miglior mercato: essa doveva essere anche •e sopratutto una società per lia: produzione in comune, sia di derrate e articoli da essere ,consuma-ti dai soci, sia per generi da vendere ad al•tri Falansteri. E questa associazione di produzione doveva a·vere come scopo la abolizione dd sa.lani1 ato. Come mai avrebbe potuito portare ad un così profondo cambi,amento soc•iale? L'industri-a moderna non cono,s,ce che due modi di produzione: Nelle piccole industrie e nelle piccole culture agricole ii lavoratori producono isoiJatamente e per proprio conto: essi vendono direttamente a.I'pub,bli,co il prodotto del J.oro lavoro. Sono dei prod'Uttori autonomi. Ta:le è il .caso del contadino che coltiva il. suo pezzo di terra., o del piccolo calzolaio che •lavora nella: sua bottega. Nella grande industria o nella grande cultura i, l.avo,ratori riuniti a oentinaia, qualche volta ,anche a migliaia, lavorano per conto del p~drone; - semplice privalto o grande compagnia, non importa. Sono salariati. Ora ciascuno di questi due modi di produzione presenta dei gran.dli inco-nvenienti. Il primo; la produzio111e individuale, si presta male alle esi,genzc dell'industria moderna che, tanto in causa delle macchine che •deHa divi-sionte cl'el lavoro, esirge il concorso di un crescente numero di bracci.a. Il secondo; la produzione a mezzo •db salari 1 ruti, è peggiore. Io non dirò, servendomi diel linguaggi,o del giorno, che questi grandi stabilimenti sono dei bagni penali,, nei quali i lavoratori sono sfruttati dai c·aipitalisti e che il s·alariato non è che un peggioramento della schiavitù e del serva.ggio; - dirò solamente ·che in questo sistema il lavoratore non darà mai tutto ciò·
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