r3 dalla gonfia corrente di intermediari creata dalla libera concorrenza (I) ». Ma egli non si è accontentato di segnalare il mate, ha voluto indicare il rimedio, e quale? L'associazione. Egli voleva creare delle assoC'iazioni assai numerose, di 400 famiglie circa, che egli denominava, comptoirs comunali e che dovevano più tardi, sviluppando,si, trasformarsi in falansteri, le cui funzioni definì nel mod~ s,eguente: « I principali vantaggi cli questi stabitimen.ti consisterebbero nel procurare a ciascun individuo tUJtte le derrate indigene od esotiche al più basso prezzo possibile, liberandole dal prnfitto i'ntermedi,o che intascanoi mercanti e gli ag.i10ttatori ». Ed oggi, io vi domando, che cosa sono le vostre società cli consumo se non la realizzazione di questo programma tra,cciato da mano maestra? Quali sono dunque le fonz.ioni delle Cooperative di consumo, se non quelle cli acquistare le derrate all'ingro.sso e di distribuirle al dettaglio fra i loro soci, facendoli godere del guadagno che sarebbe restato nelle mani dei commercianti? Questa soppressione degli intermediari, dei parassiti, che stav-a,no tanto a cuore a Fourier, voi andate oggi dunque realizzando. E voi la realizzerete ancor meglio se una Federazione di Sodetà cooperative di Francia si formerà e prenderà tale estensione da permettere di fare i vostri acquisti direttamente dai proprietari e dai fabbricanti; se un giorno, come la grande Federazione cooperativa d;i Manchester, essa potrà fare qualche centinaio di milioni di affari all'anno, armare una flotta di una mezza dozzena di navi, e andare a cercare i generi -sui luoghi stessi della produ- (r) Fouricr era ancora molto lontano dalla verità I Oggi in Francia il numero dei commercianti - vale a dire degli intermediari - si eleva a I,500.000 il che equivale ad almeno 6 milioni di abitanti. In Italia il numero delle persone che si dedicano alla sola vendita dei prodotti ammonta a più di 700.000.
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