Camillo Berneri - Compiti nuovi del movimento anarchico

/ Di nuovo non v'è che ·la stretta applicazione di leggi e di de- ·creti fino al 1935 non ·regolarmente rispettati dalle locali autorità. Il diritto al « libero esercizio della libertà di coscienza e di culto religioso» e di protezione « contro qualunque danno o persecuzione che siano inflitti ai credenti a causa- della loro fede o del loro culto religioso » è garantito dall'articolo 3 del Decreto del 23 gennaio 1918. Il diritto di celebrare tranquillamente servizi e riti religiosi è garantito dall'articolo 5 del Decreto del 23 gennaio 1918, che affida alle autorità locali il compito di assicurare questa tranquillità e l'articolo 127 del Codice Penale stabilisce che •« qualsiasi intervento nell'esercizio dei culti religiosi, qualora questi non compromettano l'ordine pubblico o non violino i diritti di terzi, è passibile della pena dei lavori forzati per una <lurata non eccedente i sei mesi». Il diritto di affittare, costruire o mantenere in istato appropriato degli edifici destinati ai culti, quello di costituire :associazioni religiose e di raccogliere denaro destinato ai culti ed al mantenimento dei loro ministri sono assicurati dall'arti- ,colo 10, dall'articolo 15 e dall'articolo 45 del Decreto dell' 8 aprile 1929, dall'articolo 54 del Decreto del 18 aprile 1922, Mi pare che si possa concludere che la legislazione dell'U .R.S.S. afferma la libertà dei culti e la protegge. Ebbene, <lichiaro che pur non praticando alcun culto e non professando alcuna religione sarò nel corso della rivoluzione italiana a fianco dei cattolici, dei protestanti, degli ebrei, dei grecoortodossi ogni qualvolta costoro rivendicheranno la libertà religiosa per tutti i culti. Dato che ho avuto occasione di constatare che questo mio atteggiamento e questo mio proposito non riscuotono l'assenso generale dei miei compagni di fede e di lotta, credo utile, e lo credo utile perché oltre alla -santità del principio ho in vista errori rivoluzionari a mio parere gravidi di danni gravi e di pericoli gravissimi, dire il mio pensiero sulla questione. Ogni intellettuale dovrebbe - ha detto Salvemini nel suo ·bel discorso al Congresso Mondiale degli Intellettuali - prendere come divisa le parole di Voltaire: « Signor Abbate, sono convinto che il vosto libro è pieno di bestialità, ma darei l'ultima goccia del mio sangue per assicurarvi il diritto di pubblicare le vostre bestialità ». Ogni anarchico - dico io - non può respingere questo principio senza cessare di essere anarchico. Quando, nel corso dell'ultimo congresso mondiale dell'A.I.T., dicevo ai delegati spagnoli di considerare non-anarchico, angusto e pazzesco l'anticlericalismo propugnato dalla C.N.T. e da molti elementi della F.À.I. e che uno dei fattori di successo delle correnti fasciste spagnole era questo loro anticlericalismo, avevo sotto gli occhi una deliberazione compilata da anarchici spagnoli 13 Bibl1oteca Gino Bianco

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