CAP. VI. - NERONE 81 — E poi non hai anche- me,' --che ti amo tanto'? — Sì, sì, buona sorella, • rispose il fanciullo gittandolé le braccia al collo e piangendo dirotto; — ma nè anche tu sei la mamma mia. — Ed oltre a me, ti mancano forse fratelli? Non hai tu padre . Chi padre'? Beatrice.; atterrita dallo improvviso rimescolarsi del fanciullo; • cotesta 'parola si tacque.. Solo, dopo lungo silenzio, con voce ; esitante soggiunse:' • - • — Francesco Cènci non è per avventura tuo . padre e, mio? Il 'fitiíciullo 'abbassò' il capo , ,•chitise gli occhi, fece delle braccia 4a1 petto 'croce, -e con- suono' velato • rispose: — Sorella, guardami sula 'fronte alla radice dei capelli; vedi la . cicatrice che vi porto? La. vedi? — Sai tu chi lui ha ferito? — Io non tel dissi fin qui; . ma ora, che mi sento vicino' a Morire, io .• te lo- posso confessare. Ripen— sando 'fra xiae come Francesco Cènci mi, tenesse• In- 'dispregio, e . sovente mi guardasse di traverso,' nè a me 'parendo • di meritarlo, un giorno, fattomi cuore, gli caddi davanti, e tentai prendergli la Mano per 'recarmela- alla bocca. 'Egli gridò:" «. va via, bastardo!' » e mi diè così forte un pugno nel petto,- che mi spinse 'giù- a precipizio a percuotere col capo nello angolo dello armano, -- ch' ci tiene nel suo stu- dio. 'Francescig Cènci • mi vide • svenuto, e tutto intriso di sangue; — mi vide, e non mi rilevò. — Di qui la ferita; di qui la infermità, 'che' mi consuma le viscere‘.. .Beatrice rabbrividì; nè potè formare parola. -Il fanciullo con passione' crescente scuoprendo dalla manica un braccio scarno, e-sporgendo-lo' verso la sorella: — Guarda; . aggiunse:,' ja -traccia di questo morso.- Sai tu chi me lo ha fatto? Nerone; e senti come. 'Un 'giorno io colsi in ,giardino -Una bella pesca; e dissi: andiamo ad offrirla- al. signor 'Padre.; 'che forse la 'gradirà. In questo pensiero mi avvio alla sua stanza, apro l' uscio, e vedo ch' ei legge. Timorím° di disturbarla, mi accosto pian piano; quan43. li
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