CAP. 114. - IL RATTO 43 — Orsù; non ci abbiamo a guastare fra noi. Vadano ot— tocento ducati, oltre le grazie e i favori grandi, che puoi Sperare da me... — Farò ammannire le carra per portarmeli a casa. Fatta la festa si leva l' alloro. Don Francesco , diamo un taglio a queste novelle; aspettate a pascermi di rugiada quando vi apparirò davanti in sembianza di cicala. — Dove ho da por tare la ragazza? — Nel palazzo del signor Duca, o in qualcheduna delle sue vigne, che t' indicherà... Eco un granciporro, Eccellenza. Se la Corte prende fiato della cosa, i primi luoghi che verrà a perquisire saranno le dimore del signor Duca. Procurate dunque prendere a fitto, o farvi imprestare da persona segreta qualche vigna remota in città; ma meglio sarà torla a fitto, impiegandovi persona che non sia punto dei vostri .. . 11 Conte aveva guardato in faccia Olimpio, e sorriso in modo strano, quasi schernendolo di non essere stato com— preso: poi erasi accomodato al banco, e posto a scrivere. 11 masnadiero mosse al giovane Duca alcune interrogazioni brevi ed aspre. Questi rispondevagli a modo di smemorato: sentivasi travolto come foglia dal turbine: era caduto sotto la potenza del fascino, che alcuni serpenti pur troppo gittano sopra gli animali vicini: voleva protestare, si provava a fuggire, e non poteva. Quando gli sembrava esser prossimo a ,rompere lo incantesimo con lo aiuto di Dio, ecco affacciarglisi al pensiero la immagine dell' amata donna, eh' ebbra anch' essa di amore gli gittava le braccia al collo... Allora un diluvio di fuoco gli scorreva le vene; le arterie gli battevano così, che per poco non gli si spezzavano; e se il ratto fosse avvenuto subito, non gli sarebbe parso presto abbastanza. La gioventù, il desiderio e la speranza ordiscono tale una catena, dentro la quale l' anima onesta e appassionata spesso si dibatte, ma di rado la spezza ; se poi vi si aggiungano eccitamenti, non è cosa umana potere resistere. 11 cattivo genio 'aveva vinto, e il buono si allontanava cuoprendosi il volto con le lali. Il Conte, quantunque attendesse a scrivere, pure sentiva la vit—
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