Francesco Domenico Guerrazzi - Beatrice Cenci

200 BEATRICE CÙNCI — Pazienza! Rifacciamoci intanto dalla chiesa; alle altre cose il buon Gesù provvederà... — Provvederà, sì; ma vedete bene, Verdiana mia, che se non prendiamo cura della canonica, un giorno o l' altro ci troveremo a nuotare in casa. — Meglio nuotare noi in casa, che Cristo in chiesa. — Sì; ma se il sacerdote annega, il servizio divino rimane interrotto con danno gravissimo dei parrocchiani. — Già, in primis, non rimane interrotto per nulla, dacchè, e Dio vi faccia campare mille anni, morto un papa se ne fa un altro, come dice il proverbio; e poi in casa ci piove, è vero, ma non vi si nuota, nè vi si affoga, che io sappia... — Sì ma il 'savio Ippocrate insegna: principiis obsta sero medicina paratur ; la quale sentenza sapete che cosa vuol dire, Verdiana? Vuol dire che se non si ripara in tempo, la buca diventa fossa. Inoltre la veste abietta fa cascare nello avvilimento chi la porta. Per colpa del sozzo servo talora venne in dispregio anche il padrone. — Ma egli è troppo peggio, che prendano in odio il servo per la ingratitudine che mostra al suo signore; e pensate un po' voi di quale signore si tratta. Al curato pareva giacere sopra la gratella di san Lorenzo, e sospirando ruminava fra se: come diascolo tutto ad un tratto è capitato tanto giudizio a Verdiana! — E Verdiana proseguiva: — Io ho detto begli ai ducati, perché davvero mi piac- ciono; ma non mi paiono più della mia coscienza, nè del mio obbligo, e molto meno poi del mio Gesù; chè sé niente niente temessi che vi avessero a far prevaricare, vedete come io ne userei? — Verdiana ne prese due pugni, e mostrò volerli gittare fuori della finestra — io li butterei per granturco alle galline. .. Verdiana! Verdiana! — gridò il Curato abbracciando forte la fantesca a mezza vita, e respingendola addietro, — ma che siete spiritata? Quante fossero le parole dette dalla Verdiana, e 'come pungessero acerbamente il Curato io tralascio; basti sapere, che

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