- 46 - cui vinse facendo la guerra a della gente disarma~a. Ciò gli impedì di farsi un'arma veramente guerriera, onde giunto al potere non fu che spavaldo. Se le estreme ipotesi affacciate da Mussolini dovranno v~ - rificarsi, se cioè la maggioranza per prendere il potere, com'è suo diritto, dovrà passare per laghi d i sangue, i fascist.i impareranno a loro spese che non sempre è di moda il duello del sur Panera. L'opposizione ha quindi ottimamente fatto trascurando le minacce del rassismo e persistendo nella sua azione critica, che ora dovrà estendere fino al - l'appello alle masse le quali non saranno inferiori al loro dovere. Essa ha in questo momento tre doveri ·essenziali: 1 °) vegliare sul processo, che è il punto centrale della lotta politica, impedendo il salvataggio dei colpevoli e facendo luce su tutte le responsabilità. 2°) proseguire la lotta con uno spirito di intransigenza assoluta nei confronti del fascismo mantenendosi fedeli allo spirito intransigente della mo - zione del 27 giugno, continuando il processo al regime. 3°) considerarsi ormai in istato di guerra, formando uno Stato nello Stato (il vero Stato italiano contro l'orda occupante) e comportandosi nei rapr,orti interni ed int(;rnazionali alla stregua di questa premessa. · Tenendo fede a queste considerazioni, la lotta sarà aspra, fors'anche lunga, esigerà spirito di sacrificio, imporrà da parte di ognuno che abbia respon- ·sabilità direttive la piena dedizione alle esigenze della lotta stessa, ma le opposizioni possono fino da ora considerarsi vittoriose. Chiudere questa parentesi di Medio Evo che è il disonore dell'Italia, abbattere la dittatura insangui1:,at.a: rendere giustizia ai martoriati, è la più nob1_le impresa nella quale possa aspirare di misura~s1 ~~n .popolo che non sia indegno della libertà, è. 11pm impellente. d~vere di un proletariato degno ,d1 aspi-rare alla societa ed all'ordine socialista. BibliotecaGino Bianco
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