I MASSACRI DELL' 4RMENIA g11idava110 le meste carovane. Molte sono state gettate negli harems, portate via conie serve dai loro carnefici. Co1ne sulla porta dell'inferno di Dante, si potrebbe scrivere sull'entrata degli accampamenti: (< La'- scia_te- ogni speranza o voi eh' entrate )). · Dei gendarn11a cavallo fanno delle ronde per ar• restare e punire con lo scùdiscio coloro che cercano evadere. Le strade sono ~orvegliatissime. E eh.e strade! Esse conducono al deserto, ~ove la 1norte è altrettanto certa quanto la· bastonatura del guardiano dei bagni otto1nani ! Nel deserto, in diversi luoghi, ho incontt·ato sei ' di questi ..fuggitivi che stavano per morire, abban .. , donati dai guardiani e circondati dai cani affamati, che aspettavano l'ultimo ra11tolo della loro agonj a per balzare su loro e divora1·li.. In realtà, lungo tutta la strada fra Messéné e De1r-el-Zor, si incontrano tombe contenenti 1 resti dei disgraziati Armeni, abbandonati e 1.norti fra orribili sofferenze. Si contano a centinaia i cumuli s·otto i quali riposano, anonimi nel loro ,ultimo sonno, quei poveri deportati, quelle vitti1ne di una inqualificabile barbarie. . Impediti di usci·re dagli accampame11ti per cercare qualche cibo, i ·deportati armeni non possono abbandonarsi alla facoltà, così naturale ad ogni uo- ••. • 1epratutto alla loro razza, di adattarti all6l 21'.I - 8 blioteca Gioo Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==