Controinchiesta sulla morte di sette alpini in Val Venosta il 12 febbraio 1972

non è il punto fondamentale: infatti econdo noi l'arco delle colpe si distribui ce u molte altre persone, che indicheremo in eguito, e soprattutto ul meccani mo omicida e repressivo dell'esercito come apparato nel ·uo insieme. E questa è una co a che nessun giudice da olo pu' modificare. Tuttavia sarebbe già un primo parziale ri ultato; una re p n abilità che la magistratura si deciderebbe a prendere in con eguenza delle forti proce te e della ampia campagna di ma sa sviluppata dopo la trage da Proletari in divisa. Nella peggiore delle ipote i invece, i verificherà quello che è u ce o per le analogh precedenti stragi della val Fiscalina (1962 - quattro morti), della val di Mazia (1962 - cinque morti), di Ponticello di Braies (1970 - ette morti). Anche qui, sull'onda della emozione nell'opinione pubblica, si iniziarono inchieste e denunce. Qualche ufficiale è tato anche incriminato e nel frattempo ha fatto carriera. 6 Non e istono vere e proprie versioni ufficiali dell'accaduto. In pratica i comandi degli Alpini non avrebbero potut dire nulla senza dover richiamare ad ogni particolare ben precise loro revoglia !'Ili.mo Sig. Procuratore della Repubblica procedere penalmente nei confronti del comandante della brigata "Orobica» ed eventuali altri correi per il reato di omicidio colposo plurimo e di ogni altro voglia ravvisare. Con ossequio,., 4 Questo è iJ telegramma di Almirante al Capo di Stato Maggiore dell'E ercito: «Interprete entimenti quadri dirigenti e iscritti MSI esprimo sensi profondo cordoglio per doloroso evento che colpisce con il corpo degli alpini le Forze Armate Italiane nella loro unità spirituale stop. Insegne MSI sono inchinate dinnanzi alle spoglie dei caduti nell'adempimento del dovere testimoni continuità della nazione oltre le frontiere della vita». 5 Questo è il testo dell'interrogazione del Sen. LUCCHI al Ministro della Difesa in data 14 febbraio 1972: · • Premesso che analoghi fatti in anni precedenti hanno lasciato sorpreso, sgomento ed indignato il cittadino, l'interrogante chiede se non si ritenga doveroso accertare con rigorosa obiettività se vi sono responsabilità da parte delle autorità militari circa la preparazione, lo svolgimento, la scelta del posto e del giorno per l'esercitazione finita così tragicamente: e se non si ritenga inoltre di richiamare i comandi militari ad usare maggior prudenza in futuro soprattutto per certi tipi di esercitazioni che già da. ole rappresentano considerevoli rischi». 208

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