Controinchiesta sulla morte di sette alpini in Val Venosta il 12 febbraio 1972

LA CRONISTORIA Pomeriggio dell't 1 febbraio La 49' è a Malga Villalra. 'è l'ordine, per il giorn dopo, di effettuare lo scavalcamento della forcella Slingia. Il piano di que ta e ercitazione, come le altre nella zona, è rato fatto a Merano dagli uffici OAIO e· OATIO ver la fine di dicembre. Corre eon abili di que ro pian però ono anche gli uffici di comando d1 Malles, cl ve è di tanza la 49'. Come per gli altri piani operativi, la firma definitiva viene po ca dal generale di Brigata (cioè Di Lorenzo) in persona. Ogni piano ben riuscir accresce i tit li di merito della ca erma, quindi in que to caso della « Wackernell » di Malles. Nei giochi dell'esercito queste cose contano, e i comandanti ci speculano per la loro carriera e per inf ndere uno tupido piriro di emulazione fra gli ufficiali ed anche fra i oldari. Comunque, emulazione o no, entusiasmo o meno, l'alpino è autorizzato solo ad obbedire. Le condizioni del tempo sono cattive, quelle della neve disastrose. In base alle testimonianze perfino la strada che porta alla forcella, tracciata precedentemente dall'artiglieria, è stata cancellata dalle continue nevicate. Un 'ispezione ha appurato che le condi.zion i per la marcia non ci sono (si tratta di un ufficiale-i pettore salito da Merano per una ricognizione segreta), vari ufficiali sanno che esi tono gravi pericoli. I bollettini del CAI parlano chiaro da molti giorni. Da Merano e da Malles non viene nessun ordine di rinvio, nes un cenno per 184

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==