prendenza individuale, pragmatismo ideologico, spregiudicata libertà commerciale contro parassitismo sociale, fanatismo, sfruttamento coloniale: da una parte i corsari di Elisabetta, dall'altra l 'Invincibile Armata ... È in sostanza la fedeltà ideale a ciò che rappresentò nella storia d'Europa illiberalismo degli anni '20-'30. Allorché liberismo economico e radicalismo filosofico, praticamente fusi, erano ancora al culmine della loro parabola storica, erano un potente fattore di rottura dei residui del medioevo europeo, portavano a compimento - in un altro campo e per altri scopi, ma pure portavano a compimento - i « diritti dell'uomo >> della Rivoluzione francese. Presto sarebbero sorti nuovi, gravissimi problemi: la << legge bronzea del salario », enunciata dagli stessi teorici liberali, avrebbe richiesto in un modo o in un altro una risposta ... Quando Cattaneo è ancora saldamente ancorato al suo credo giovani le c'è già chi, da tempo, si affatica a trovarla. Ma il lombardo apparteneva a quella categoria di liberali che, in quanto tali sul serio, hanno una granitica fiduciJ nelle teorie che professano: convinti che ciò che importa non è l'organizzazione economica di per sé, ma i valori di libertà e di dignità umana che la sottendono, essi, a volte, pare avvertano confusamente che si può ben modificare quella purché questi restino intatti. Pe r intanto lottano con violenza perché le regole del gioco siano rispettate: che libertà non significhi solo diritti ma anche e soprattutto doveri, che sia libertà e non un << guardinfante protettivo >>, come dire la miserabile etichetta dietro cui prosperino gli esclusivi interessi delle oligarchie finanziarie nazionali. È questo il fulcro spirituale della polemica !iberista cattaneana, se è vero, come è vero, che quando si leggono le mirabili pagine sulla Economia nazionale del List par di avvertire quasi lo spettro della futura politica dei dazi bismarkiano, e con essa della crisi politico-economica e 33
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