patiboli; ma ella avrebbe lucrato centomila milioni. Eppure gli avari cospirano coi re! >> . Non vi sono su ques to argomento che pochi altri accenni, sparsi qua e là nel corpus immenso dell'opera cattaneana. I problemi di un governo, di un esercito, di un'economia e, innanzitutto, di una Costituente europea non sono nemmeno affrontati (e nelle condizioni s toriche del 1850 sarebbe s tato impossibile farlo, anche da un punto di vista puramente teorico) : ma resta la forza immensa di questa intuizione. In linea, pur se partiti da una spiritualità radicalmente diversa, con le più alte formulazioni teoriche mazziniane, gli Stati Uniti d'Europa sono assieme la logica conclusione e il vertice intellettuale e morale della speculazione politica cattaneana. E l'aver posto il problema in termini di concretezza proprio negli anni in cui l 'internazionalismo, velleitario ed escatologico, del socialismo di tutte le scuole tendevn, di fatto, a scartarlo, è merito che t rascende perfino l'uomo Cattaneo per riverberarsi , luminosamente, sull'intero pensiero politico italiano del XIX secolo. IL PENSIERO ECONOMICO I fattori socio-economici assumono nel pensiero cattaneano una funzione di primissimo piano. Se l'individuo, perché sia oggetto d i valutazione critica, ha da essere homo soci/1lis, l'homo socialis a sua volta non può non essere homo oeco· nomicus. L'economia è intesa dunque come il sostrato su cui necessariamente posa ogni fatto storico; e poiché esso, proprio in quanto sostrato, appare a prima vista poco visibile, è qui che la sonda critica del nostro si immerge con particolare accanimento. Ed è questo <<accanimento », questo continuo frugare nel sottofondo economico che dà alla storiografia cattaneana quel carattere di assoluta concretezza, la repulsione per ogni 29
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