Quaderni di cultura repubblicana

biamento di regime, di ordinamento, ma a dare una profonda svolta in senso democratico e socialmente avanzato a l paese uscito distrutto nelle sue energie migliori, da una rovinosa e tragica guerra. In « La Costituente » del 30 gennaio 1946 Conti precisava acutamente quale sarebbe s tato il compito dei repubblicani nel clima della ricostruzione democratica: « Non siamo né ideologi né metafisici. .... Siamo cul tori di un repubblicanesimo fortemente deciso intorno ad alcuni pr incìpi politici e sociali; agile e pronto a negare o ad ammettere idee e pensieri germinati nella vita, mutevole, se non nelle sue radici profonde, nelle espressioni esterne; di un repubblicanesimo positivo e pratico, indagatore di fatti, negatore di apriorismi e di predeterminazioni sociologiche; poco incline a generalizzazioni e piuttos to relativista; sospettoso della cosidetta scienza e delle filosofie [plura le], cumulo anche di fondati e provvidi pensieri, ma pur frutto di fallibili fatiche umane e di ipotesi e di opinioni e convinzioni sogget tive; di un repubblicanesimo riferito alla realtà fino al rifiu to di dottrine e di programmi politico-sociali universali ed uguali per tutti i popoli e tutti i paesi del globo; ma non schiavo della realtà fino alla negazione dei contributi della intelligenza e della volontà alla storia umana », A questi princìpi, a questa linea di condotta Conti indirizzò sempre il suo pens iero e la sua azione. C'è dunque in lui una costante democratica, una presenza democratica che non si man ifesta soltanto nell'affermazione di determinati princìpi politici ma è a nche un fatto di costume, di s tile, di civiltà. Pur non volendo disconoscergli una vivace speculazione dottrinale, egli rimase un uomo di azione, un politico che conosceva bene i pregi e i limiti dell'azione politica e che, in qualche occasione, da tali limiti si sentiva condizionato, compresso. Ma giunti a lla fine di questo profilo, se vogliamo trovare un'immagine che riassuma la figura e l'opera di Giovanni Conti, di un uomo che, tra illusioni e scoramenti, tra 29

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