Quaderni di cultura repubblicana

promessi di sorta, discorsi fortement e c ritici verso il governo (• Un p rogramma per l'opera legis lativa •, • Vie nuove per la nuova Ita lia», « La crisi per la part itocrazia ed il policantismo •, • Politica este•·a- politica interna • ). In quegli anni si batté a fondo, e con cognizione dei problemi ad essa strettamente legati, per una coraggiosa c decisa politica agraria in senso riformatore. Egli sosteneva che la soluzione del problema agrario è « la chiave di vol ta per la soluzione di tutti gli altri problemi economici della vi ta nazionale •. Conti poggiava in quegli anni ancora la sua impostazione dci problemi agricoli sul concetto della • ruralità • dell 'Italia, e ciò secondo una presa di posizione cultura le che gli derivava dalla sua formazione, negli anni giovanili , nel cuore di una regione eminentemente agricola come le Marche. Va osservato però che non rimase per questo insensibile allo sviluppo progressivo dell'industria ed alle esigenze ineluttabili della civi ltà moderna, ma il suo terreno di azione, di propaganda, il suo campo di studio rima· sero sempre le campagne ove egli prcfigurava l'avvento di una libera società contadina. Nel 1949 fece parte di una commissione parlamentare per un'indagine sui problemi dell'agricoltura silana. Nella relazione presentata al Senato m ise in evidenza lo s tato di arretratezza di quella regione e le condizioni di estrema in· d igenza in cui viveva quella popolazione. E a tale relazione si ispirò il progetto di riforma agraria nella Sila. Anche il problema della montagna, connesso all'abban· dono della terra da parte dc i contadini, fu oggetto del suo vivo interessamento, ed è da ricordare il discorso che su tale questione pronunciò al Senato il 5 luglio 1950 insistendo sulla necessità ed urgenza di varare una legge per la montagna. Un'azione non meno impor tante ed appassionata egli svolse nell 'approvazione e attuazione della riforma agraria. Nell'intervento de l 4 ottobre 1950, in occasione della di· scussione de lla Legge Stralcio, che in parte accoglieva i 15

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