dal fallimento d'una pretesa funzione stor ica della monarchia dopo la precipitata soluzione u nitaria del Risorgimento. La condanna della monarchia discende da tutte le ragioni e dai motivi ora detti , ma per noi deriva sopratutto dalla sua indattabi lità a lla vi ta de l mondo moderno. La democrazia è la legge del mondo: la libertà è la più ardente aspi razione dei popoli , il popolo italiano aspira a lla democrazia c a lla libertà •. Dopo avere osservato che neppure un mitologico progetto di monarchia rinnovata avrebbe potuto rappresentare la soluzione del problema italiano, Conti affermava che « la monarchia è regime antidemocratico per sua natura: non democratico anche quando costituzione c leggi limitino il potere regio. La irresponsabilità posta a base della costituzione, l'ereditarietà della suprema magistratura sono negazioni della sovranità del popolo e della libertà. Dopo tanta sventura, dopo tanta esperienza sanguinosa, mentre è possibile, senza scosse, senza movimenti per turbator i o r ivoluzionari, trasformare lo S tato, organizzarlo secondo la necessità modernamente ed in armonia con la organizzazione repubblicana del mondo, il popolo italiano non può in un istante accecarsi, non può impazzire, rinunziando a vivere libero •. Il 2 giugno 1946 fu eletto deputato alla Costituente nel Collegio di Roma-Viterbo-Latina-Frosinone con 57.558 voti preferenziali. L'Assemblea costituente, nella sua prima seduta del 25 giugno 1946,1o eleggeva fra i suoi vice-presidenti. Costituitasi la Commissione dei • 75 • per la elaborazione del progetto di costituzione per la Repubblica, Conti venne chiamato a farvi parte. Fu poi assegnato a l gruppo repubblicano della Seconda sottocommissione, incaricata dci problemi rela tivi all 'ordinamento cost ituzionale dello Stato, ed in seguito fu e letto presidente della sezione speciale per la elaborazione delle norme sul potere giudiziario. Nel 1948 fu nominato senatore di diritto (perché già eletto in tre legislature) con Facchinetti, Macrelli, Parri e Sforza. Pronunciò, secondo il suo temperamento che non ammetteva com14
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