P REMESSA Ne • La voce repubblicana • del 13 marzo 1958, ricorrendo il primo anniversario della scomparsa di Giovanni Conti, in un breve scri tto che a priva l'intera pagina dedicata alla figura dell'esponente repubblicano, Oronzo Reale cosi scriveva: • Il tempo, quando ne sarà passato ta nto, varrà soltanto a scolorire tratti secondari della sua personalità e a porre in maggiore eviden7..a l'essenziale, ciò che rimane fondamentale nella storia della democrazia italiana. Di quella personalità •, proseguiva Reale, • è, infatti, singolare, e vorremmo dire meraviglioso, proprio questo a spetto: che nessuno più di lui fu uomo di partito cd ins ieme nessuno più di lui fu uomo aper to ai più generali problemi della democrazia italiana •. Giovanni Conti e la democrazia italiana: un rapporto inscindibile su cui si è a rticolata tutta la vita, l'azione politica e parlamentare di una tra le figure più rilevanti del repubblicanesimo ital iano ed in cu i si riflette mezzo secolo di s toria contemporanea còlta nella sua complessità di luc i cd ombre. Perché se Conti fu uomo di partito, e che al partito repubblicano aveva dato il meglio di se s tesso anche a prezzo di sacrifici personali, e che per il part ito si adattava a fa re anche le cose più modeste con indefessa attività, la sua attenzione, il suo impegno spaziava su tutta la vita politica italiana di cui egli conosceva i problemi, le questioni più ardue e difficili e a lla cui risoluzione dedicava ore di lavoro, di studio e di impegno poli tico e morale. Sarebbe un diminuirne l'alta statura morale, la ricchezza del pens iero, la viva tensione intellettuale, se ci limi3
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