Quaderni di cultura repubblicana

come riformatore e uomo d i scienza. Questi da principio non aveva un preciso pensiero in materia, ma, incitato pure da Giuseppe Nathan, che era l'apostolo della campagna abolizionistica in Italia, si documentò a lungo, convincendosi gradualmente a prender posizione per abolire il regolamento emanato nel 1860. Nel 1883, dopo molte insistenze degli abol izionis ti e in particolare di Bertani , De Pretis nominò una commissione per lo studio dei problemi relativi a lla pros tituzione, ed egli ne entrò naturalmente a far parte, lavorandovi fino al 1885 e concordando con gli altri membri che la componevano delle proposte miranti all'abolizione del regolamento vigente. BERTAJH E D E PRETIS Nella politica economica, l'azione d i Bertani fu orientata sopratutto in due sensi: la difesa dci consumatori dalle pre tese più esose del protezionismo, come nel caso del dazio sul tonno, contro cui parlò con piena compet enza alla Camera, e la lotta per r idist r ibuire la p ressione fiscale nel paese, mediante il cr iterio della tassazione progressiva e l'esenzione dei redditi sotto un certo minimo. Sempre pronto in questo ed altri campi ad ogni battaglia per la Democrazia, fu infaticabile nel p ropugnarne il primo postulato, che era il suffragio universale. Alle elezioni del 1882, indette con suffragio allargato, egl i o ttenne il premio di questa battaglia con l'elezione in tre collegi. Alla Camera sedeva all'estrema Sinistra, a capo del raggruppamento radicale. Nei confront i della S inistra ministeriale, mantenne un atteggiamento di opposizione, attenuato e ingentilito nella forma dalla sua innat a s ignorilità e dai rapport i personali di amicizia con gli esponenti di quella parte, giunti al potere. Col De Prctis si delineò in certi periodi la possib ilità di una intesa e di un appoggio a l governo: la più notevole e responsabile manifestazione di tale benevola attesa fu il voto favorevole datogli per la convenzione ferroviaria di Ba24

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