sione popolare nelle vie della legalità, moltiplicando e intensificando le associazioni, dilatando al massimo le possibilità dell 'opposizione in parlamento per una azione legis lativa in senso democralico. Era la conquista della libertà, e perfino il passaggio dalla Libertà alla Repubblica, fatta dall'interno dello Stato monarchico, che andava modificato a poco a poco, ma cominciando subito c senza perder tempo. I mazziniani, invece , dal canto loro, non credendo allo inserimento della Democ razia nello Stato monarchico, non volendo modificar questo ma semplicemente abbatterlo, erano d'accordo a prolungargli per un po' l'esistenza: prima fare i cont i con l'Austria e con il Papa, poi con il Re, e proprio attrave rso questa duplice resa di con ti temprare l'animo collettivo del popolo ita liano. Uno di loro, Federico Campane lla, aprì una polemica con Bertani, riaffermando appunto la priorità dell 'unificazione nazionale, il rifiuto del parlamentarismo liberale, la volontà repubblicana. Campanella condusse la polemica con acutezza e con garbo, fingendo di far la diagnosi dci mali polit ici del med ico Bertani e giungendo alla conclusione che si trattava di un falso malato, che nonostante la sua tensione morbosa verso la monarchia, il calore intenso per Crispi c le allucinazioni parlamentari, egli era sempre un rivoluzionario c doveva tornare all'ovile tra gli altri rompicolli, cioè nel Partito repubblicano. Infatti - diceva Campanella - le riforme richieste da Bertani er ano una vera e propria rivoluzione, tanto er ano importanti e numerose, ma come ollcnerle con i mezzi legali e la pacifica evoluzione, se la stessa legalità democrat ica faceva parte delle cose mancanti, appunto da reclamare col metodo rivoluzionario contro l'autoritarismo dello Stato monarchico? In realtà era difficile definire politicamente Bertani. Campanel la vedeva in lui il rivoluzionario camuffatosi per tattica in costi tuzionale c in riformis ta; i moderati , concordando in questo giudizio, vedevano c temevano in lui il mazziniano, che introduceva il cavallo di legno repubblicano nella cilladella della Monarchia. Ma, se isoliamo la sua 20
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