Quaderni di cultura repubblicana

gevano lì, i vari scaglioni vennero costretti ad allontanarsi, ' facendoli deviare per la Sicilia. Il governo piemontese agì in questo modo perché riteneva prematura l'apertura di un secondo fronte, dopo l'invasione della Sicilia, in cui già la diplomazia europea ravvisava la sua acquiescenza; inoltre paventava che, attraverso il moltiplicarsi delle sue iniziative, il Partito d'azione si avvantaggiasse troppo nei confronti dell'elemento moderato. IL SEGRETARIO DELLA DITTATURA « AGLI ALTRI GLI ONORI, A ME I MEZZI >> Bertani era andato in Sicilia a prendere Garibaldi; con lui si imbarcò sul piroscafo Washington alla volta del Golfo degli Aranci, dove sapeva concentrati a migliaia i suoi uomini, fiero di presentarli al Capo, nel l'imminenza di una spedizione, che sarebbe stata guidata da lui s tesso. Ma ebbe la brutta sorpresa di trovarli sbandati e dimezzati. Ne l frattempo, anche un a ltro contingente lasciato in Toscana fu costretto ad allontanarsi ed avviato in Sicilia per ordine dello s tesso Ricasoli, che, nonostante la forza della sua personalità, finì per uniformarsi alle direttive di Torino. Lo stesso Bertani dovette abbandonare la sua idea e tornare in Sicilia; non dobbiamo accusarlo di ingenuità per essersi lasc iato intrappolare dai governativi, in quanto egli non poteva sfuggire al rapporto di forze vigente tra ques ti e il Partito d'azione. Si rese ben conto della debolezza oggettiva della sua parte e tornò in Sicilia proprio col proposi to di migliorarne la posizione, anzitutto col ritardare l'annessione dell'isola e trarre dalle posizioni di potere i maggiori vantaggi possibili per la democr azia. La sua azione fu da allora in piena continuità con la precedente: fallita, per la debolezza del Partito rivoluzionario, la spedizione al Centro, si d iede a rafforzare tale partito, che aveva il suo centro in Garibaldi, gran combattente ma uomo oscillante nelle r isoluzioni politiche e assai sensibile alle influenze altrui. 13

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