Quaderni di cultura repubblicana

Bertani, dal canto suo, quantunque non stesse bene in salute, si pose alacremente a l lavoro: come rappresentante di Garibaldi, curò l'arruolamento di volontari e la raccolta di mezzi d'ogn i genere, organizzando all 'uopo la Cassa centrale per il soccorso a Garibaldi, in emulazione e rivalità con la Società nazionale del La Farina. Inviò, a più riprese, rinforzi e rifornimenti a Garibaldi, ma nel contempo indirizzò la sua attività alla preparazione dell'attacco nell'Italia centrale, che divenne un po' la sua idea fissa. A questo scopo, stabilì numerosi contatti con comitati di pat rioti neii'Umbria e nelle Marche, nelle quali regioni si studiava di suscitare un moto per giustificare, poi, lo sconfinamento di volontari dalla Toscana già liberata. lvi i rivoluzionari godevano dell'appoggio del barone Ricasoli, il quale era nettamente contrario alle loro idee, ma voleva che all'annessione della sua Toscana facesse seguito la rapida unificazione dell'Italia. Egli, infatti, era lieto di sacrificare l'autonomia della sua regione nel quadro di un'Italia grande ed unita, non in quello di un ingrandito Piemonte. Stava, perciò, tempestando Cavour affinché si decidesse a proseguir l'oper a e, visti i suoi indugi, non si peri tò di dar una mano a Bertani, Dolfi e Nicotera nel loro piano di azione per l'Ita lia centrale. D'altronde Ricasoli, anche per le sue idee di riforma cattolica, voleva por fine al dominio temporale dei Papi. Egli promise, dunque, un rallentamento della sorveglianza al confine col ter ritorio pontificio, per permettere ai volontari di passarlo, e per di più diede anche aiuti in armi. Ma, a questo punto, La Farina, cacciato in ma lo modo da Palermo per ordine di Garibaldi, si accorse degli avanzati preparativi e li denunciò al governo di Torino, che dal canto suo non dormiva. Bertani fu gentilmente invitato a desistere; ma, visto che non se ne dava per inteso, si pensò di intrappolare la sua iniziativa con una finzione di compromesso. Infatti gli si chiese di trasferire la maggior parte dei volontari reclutati in Sardegna, per farne la base di partenza per l'invasione del centro. Invece, mano a mano che giun12

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