leggi di germinazione degli studi, delle arti e degli ordini sociali, non si può accogliere ragionevole convincimento di procedere direttamente al vero e al bene, non si può avere lo schietto coraggio che sorge da quella comin1.ione e si può dubitare sempre d'aggirarsi in quei circoli viziosi, che condussero a delirare tanti begli ingegni ». Si noti l'accenno antirazzista, che il Rosa confermò intervenendo nella celebre polemica (1887) Bovio-Ghisleri sul preteso diritto di colonizzazione con una lettera fondata sul principio « erronea è la teoria dei popoli puri, delle razze civili schiette •. I L FEDERALISTA EUROPEO Fra le opere del Rosa, i due volumi pubblicati dagli editori del Politecnico nel 1861, Le origini della civilta eu ropea, furono i soli ristampati modernamente, nel 1915 (Milano, ed. Bruciati), in una collana di opere positivistc, piuttosto fuori moda poiché l'irrazionalismo trionfava ormai e sfociava appunto nella guerra civile europ~a. L'opera è fondata su un concetto oggi riafiermato: la unità della civiltà europea. Concetto contro corrwte al momento della pubblicazione, cioè nell'anno della costituzione dello Stato unitario italiano, destinato ad organizzarsi in pochi anni entro una rigida struttura cent•·alista. Ma il Rosa aveva già scritto all'indomani della prima guerra di indipendenza che " le nazioni non sono l'ultimo termine del progresso politico». Lo confermò r:cl 1861, raccogliendo a sostegno della sua tesi, con la tipi..a fan·agioosa erudizione dell'autodidatta, una massa ste••·'jllata d i dati, di testimonianze, di documenti. Nei due grossi volum1 di cui s i parla, egli cerca le comuni origini della Ci\•iltà europea, partendo dalla semplice definizi one (• Quando diciamo io generale civiltà eu19
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