Quaderni di cultura repubblicana

[L SOCIOLOGO Seguace di Romagnosi e di Cattaneo, affermò che • il cozzo e la combinazione degli elementi diversi produce il progresso dell'umanità, onde le azioni c reazioni morali tengono leggi simili alle chimiche »; perciò, « mediante leggi si possono rimuovere ostacoli allo svolgimento della civiltà, ma non si può impedire o sviare il fatale andare dell'umanità verso la solidarietà degli individui, dci popoli e d~gli interessi a comporre quelle armonie accennate da Leibniz e da Bastiat c che resistono ancora ai colpi degli utopisti c degli autoritari ed agl i ingegnosi solismi delle disarmonie di Proudhon ». Di qui il robusto ottimismo e insieme lo storicismo del Rosa, che amava ripetere la degnità del Vico: « Le cose fuori del loro stato naturale non si adagiano né durano » c insieme l'inanità di ogni coazione per imporre all'umanità leggi, pensieri, credenze artificiali. « L'uomo si educa coi fatti assai meglio e più rapidamente che con le idee astratte e perciò diventa buono assai più facilmente operando il bene che teorizzando e si eleva alle virtù cittadine predicando c godendo le libertà "· In questa sociologia positiva non c 'era pesto per rivelazioni trascendenti, anche se c'era per la comprensione dell'esigenza religiosa. Ma «le religion i sono un prodotto naturale, come i governi, rispondono e soddisfano ai bisogni dci popoli, sgorgano dalle fantasie più vivaci e quindi si modificano a seconda dei gradi e delle vicende generali della civiltà, della quale sono parte naturale » . Di qui anche l'acuta osservazione che « le religioni per la nntura loro son0 universali, onde, come la chiesa (cattolica) non distinguono stirpi e nazioni o forme di governo e se mai s i applicano alla vita pratica, le imprimono il loro carattere dogmatico c stabiliscono l'assolu t ismo"· 16

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