Quaderni di cultura repubblicana

ressi di farsi valere civilmente, diciamo possibili tà di qualsiasi riforma economica e sociale riconosciuta opportuna dalla coscienza popolare ». Praticamente, ricordando l'azione che i repubblicani hanno esercitata, principalmente con Mazzini e Cattaneo (il primo quando esaminò la condizione proletaria e promosse l'associazione e il cooperativismo degli operai; il secondo quando studiò le singole branche dell'economia e diede inizio e diffusione in Italia all' istruzione professionale), ancora - dice Ghisleri - il programma sociale dei repubblicani è concluso nelle formule di libertà e associazione, in quanto " il nostro ideale economico si basa sul concetto, .:-he è base del nostro programma politico: l'abolizione di ogni privilegio e l'inaugurazione di un regime di libera contrattuali tà. Perciò, ammettiamo l'organizzazione delle classi proletarie e tutti gli istituti di loro spontanea rappresentanza e tutela acciocché il principio della cont rattualità - impossibile al lavoratore isolato, mentre diventa facile ai lavoratori associati - entri nella consuetudine e nelle leggi •. Così vediamo che, nel passaggio dalla precedente generazione alla propria, Ghisleri rappresenta molto chiaramente l'esigenza di at tuazione di ben determinate istanze del pensiero repubblicano, istanze sociali, perché quella è l'ora del nascere del socialismo in Italia, ma sempre secondo la costante di un ideale di cui si deve continuare a riconoscere la scientificità e la rispondenza alla realtà e che non solo non è stato nemmeno scalfito, ma si è come evoluto, prendendo coscienza di sé nella concretezza della vita politica f:d economica quotidiana. 23

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