ricati sull'individuo. Al tempo di Ghisleri coesistevano le teorie della storia che si fa prima e al di là degli uomini, di cui gli uomini sono solo strumento (come nella cultura cris tiana e in Tolstoi) e della storia - qui era l'opposizione della Scuola repubblicana - umana, parallela a quella degli animali, sviluppata, cioè, secondo una evoluzione che rispondeva a leggi naturali a cui - di nuovo - gl i uomini erano soggett i senza volontà personale. ~ vero che Ghisleri affermò che • l'uomo è sotto qualsiasi latitudine e in ogni epoca il medesimo animale • ( • a poftegma poco galante •, come scrisse, • ma espresso come era pensato • ), ma questo immed icabile animale non è osservato da lui nelle sue car a tteristiche fisiche, piuttosto come un essere ambizioso, egoista, intrigante e prepotent•:, • con le relative conseguenze anche nella cosa pubblica •; cioè l'uomo è un animale soprattutto psicologicamente determinato, capace di volontà buona e cattiva. ~. dunque, questa volontà che - accanto alle condizioni geografiche e ambientali, insieme ai costumi e alle tradizioni - determinerà la storia. Non tenerne conto vuoi dire impigliarsi nella teoria, ma non realizzare nulla di concreto. E in Italia, per lunghi anni , i marxisti avrebbero, con la loro condotta, dato ragione a Ghisleri. I L PRINCIPIO I STITUZIONALE Ma c'era un campo nel quale la lotta con i socialisti marxisti era più aspra ancora. Essi chiedevano: perché mai i r epubblicani insistono tanto sulla necessità della lotta i stituzionale, quando - secondo l 'interpretazione solo economica della vita sociale - ogni forma poli tica è una sovrastruttura e non ha vero rilievo? ~ inutile ripetere che cosa significasse • repubblica • J8
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