Quaderni di cultura repubblicana

·azione sociale per l'emancipazione dei ceti proletari. 1ò noto che mediante l'organizzazione delle associazioni di mutuo soccorso e le fratellanze operaie, Mazzini vedeva la solu2ione del problema più importante, che era quello sociale. L'Italia unita era - oltre che un fatto ideale - un fatto economico di grande rilevanza. La caduta delle barriere doganali dei vari Stati promuoveva il commercio; l ~ zone della Valle padana che appartenevano geograficamente a ll'area dell 'Europa centrale, a cui del resto le ferrovie ~ i trafori alpini strettamente l'avrebbero presto congiunta, presentavano un tale sviluppo civile da consentire l' inizio di un'economia industriale, che poneva per primo il problt:- m a operaio. Ghis leri e gl i altri repubblicani dovevano impegnars i a studiare la questione, o rassegnarsi a spari re anche come movimento d 'idee. La s ituazione non era semplice: nella azione politica e di propaganda i mazziniani ormai (come già Mazzini , che a un certo punto era venuto con essi a clamorosa rottura) trovavano schierati contro di sé internazionalist i e marxisti, i quali si erano agguerriti all'estero, dove l 'industrializzazione si era sviluppata prima. Non bisogna dimenticare che Ghis leri si era educato a lle idee politiche fianco a fianco con Leonida Bissolati e Filippo Turati, entrambi di lui più giovani di due anni, ent rambi cresciuti con lui a Cremona e che egli ebbe a defin ire « più che amici, fra telli ». Ques ti nomi dicono qualche cosa: ora s i trattava di ricevere per buona la dottrina d 'olt ra lpe o di rifiutarla, sostituendola. Dobbiamo dire a questo punto che Ghis leri si trovò anche a vivere e ad operare in quel momento di cris i del repubblicanesimo, in cui bisognava trovare la sutura t ra Mazzini (cui non giovava in quel momento s torico il dettato misticheggiante dei suoi scritti) e Cattaneo, che era con i suoi studi precisi e concret i assai 15

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==