GLI ANNI DELLA GIOVINEZZA Il 5 settembre 1855, a Persico, piccolo comune rurale della provincia di Cremona, da modesta famiglia di agricoltori, nacque Arcangelo Ghisleri. Studiò nella scuola tecnica, l'unica che allora s i aprisse ai poveri, per conseguirvi il diploma di ragioniere. Giovanissimo, mentre cercava un duro pane prestando opera di contabile, di scrivano, di disegnatore, e dando lezioni private di aritmetica e di latino, ce lo ricorda in una memorabile pagina Filippo Turati, suo amico fraterno. Infatti, con lui e Bissolati, quasi coetanei, Arcangelo Ghi· sieri condivise i primi studi e la fede positivistica, anche se in seguito le convinzioni politiche li avrebbero portati su binari paralleli: " Fin d'allora », dice Turati, « si faceva notare almeno dalle persone intell igenti (io ero a quel tem· po a Cremona e lo r icordo assai bene) quella strana figura di giovanetto, lungo, bruno, allampanato, brutto d i fo rme anzichenò, ma dotato di un'espressione vivissima e oltremodo caratteristica, massime quando si animava nella discussione portandovi , come in tutte le cose sue, quel fervore di convinzioni, quella schiettezza quasi rude di carattere, quella fusione perfetta di pensiero con l'anima, che dànno tanto fascino ai suoi scritti anche dell'età matura ». Turati ci testimonia anche dell'originarietà del carattere appassionato di Arcangelo Ghisleri, quando asserisce che - non essendosi egli ancora liberato della fede t radizionalz a cui i genitori lo avevano educato - ad essa « nell'adolescenza si era afferrato con lo stesso vigore con cui, rinno5
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