Quaderni di cultura repubblicana

Ed ecco la stampa gialla sul tavolo anatomico. «C'è una grande accusata, come fattore precipuo della degenera- .zione: la ;el!ow presse - la stampa gialla. Sicuro: la stampa gialla ha le sue gravi responsabilità... Potrebbe essere accusata degli eccessi e delle follie della plebaglia; ma per giudicare giustamente la sua azione bisogna tener conto delle manifestazioni e della condotta delle classi superiori... Ebbene le manifestazioni e la condotta delle classi superiori sono perfettamente armoniche con quelle dei più bassi strati sociali... ». Nulla hanno perduto queste parole della verità spremuta dalla vita, osservando gli avvenimenti mentre infuriava la guerra degli Inglesi contro i Boeri. A distanza di quarant'anni gli stessi avvenimenti si sono riprodotti in Europa, con altri protagonisti, e noi ci domandiamo ancora se qualcuno abbia imparato qualche cosa, e chi, dalle lezioni della storia. I seguaci della scuola politica, nella quale Napoleone Colajanni è stato uno dei più illuminati maestri, hanno dovuto difendersi dal giudizio superficialmente schernitore di Filippo Turati, che definì la questione istituzionale un semplice cambiamento dell '« insegna dei Sali e Tabacchi». La rimenanda della «suocera>> naturalmente fu tremenda. Giudizi sconsiderati di un tempo in cui si faceva un cultura intensiva di illusioni, devastata poi dalla bufera della reazione, riportando in primo piano la questione istituzionale, che è questione di sostanza e non di forma. O governa il popolo o governano le caste privilegiate. Per questo Colajanni disse che se fosse cittadino inglese non avrebbe bisogno di dichiararsi repubblicano : quel che conta è la sostanza democratica delle libere istituzioni, non la forma esteriore. Ed era repubblicano quindi «perché italiano>>, come Alberto Mario. Ed anche la forma repubblicana deve essere una democrazia, nella quale non impera una oligarchia, e tutto un sistema di garanzie, costituzionalmente organizzato, assicura l'effettivo esercizio della sovranità popolare. Ma il punto cardinale di tutte le questioni politiche e sociali è il fattore educazione. t stato scritto recentemente in uno studio di ripensamenti e di critica sul fascismo che lo sbandamento spirituale nel quale si abbandonarono molti, moltissimi, italiani, si doveva all'assenza di «un centro morale>>. t inutile pensare alla ricostruzione economica e materialistica di un popolo, se non si bada a S9

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