curati tanto ai lavoratori della città, quanto ai lavoratori delle campagne» (1909). L'Italia ha tutti gli strumenti adatti per attuare la libertà politica e la giustizia sociale? Quando Colajanni viveva ancora non li aveva; con la Repubblica democratica li ha. l partiti politici, le assemblee rappresentative, le istituzioni tutte elettive, sono gli strumenti più adatti all'esercizio della sovranità popolare ed allo sviluppo della civiltà umana nella libertà politica e nella giustizia sociale. Ma cosi come decadono e degenerano le aristocrazie, per fatale legge biologica, anche i Parlamenti possono corrompersi. Essi devono perciò restare sotto il costante controllo della pubblica opinione, liberamente educata, mercè il referendum popolare e il diritto di iniziativa. L'ottavo peccato mortale degli Italiani è la retorica, <<che serve soltanto a mettere in evidenza la nostra viltà e la nostra ipocrisia, che si esplica nel più colossale contrasto tra i fatti e le parole... Verità, verità, verità! » (1912). Largo ai giovani! << La preferenza da dare ai giovani, specialmente nella politica, ha la sua base nella fisiologia e nella psicologia. I giovani sono più impulsivi e più disinteressati» (1910). Così sia. Ma i giudizi di un sociologo positivista vanno sempre aggiornati. Il segreto della civiltà politica di un popolo è nel sapere armonicamente coordinare i diritti con i doveri, la vita materiale con la vita morale, cercando l'uomo integrale, che non può essere una macchina calcolatrice, né un apparato digerente soltanto, abbassato alle funzioni animali, al di sopra delle quali c'è il pensiero. UN «VERO UOMO >> Napoleone Colajanni, si può dire, fu tutto pensieroazione con Mazzini, e tutto azione con Garibaldi durante la sua esistenza; sin dagli anni della adolescenza, fremente di impazienze garibaldine, e poi nella pensosa maturità, in cui la controllatissima disciplina dello scienziato non frenò mai i generosi impulsi dell 'uomo d'azione. Se Miguel de Unamuno, il dittatore spirituale di Salamanca, lo avesse conosciuto, lo a vrebbe certamente amato, e ne avrebbe modellato con plastica evidenza uno dei suoi ritratti letterari. nei quali non si sa se ammirare di più la fosforescenza 35
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