Quaderni di cultura repubblicana

cinandosi sempre più nei bisogni, nei sentmenti, nella mentalità, finiranno per costituire l'umanità, che non è ancora, ' ma che continuamente diviene... Col sentimento della razza in un avvenire, che non sembra lontano, scomparirà la boria, il pregiudizio delle speciali civiltà. Sugli avanzi della civiltà mediterranea, ellenica, etrusca, latina, anglo-sassone, s'innalzerà il grande edificio della civiltà umana». Quando Colajanni fissava questi pensieri sulla carta albeggiava la radiosa giornata dell' Internazionale socialista. Egli sperava, credeva, che il socialismo fosse la pace. Ma nell'osservare gli avvenimenti che sconvolgono il mondo «libero>> e <<non libero>> dobbiamo porci la domanda che si pose Napoleone Colajanni all'inizio della sua attività scientifica: che cos'è il socialismo? Più che i trattati e le elaborazioni dottrinarie di sociologia, secondo le varie scuole e tendenze, alla domanda risponde meglio la storia, e dai fatti, con l'infallibile metodo induttivo, si deve risalire ai principi. Quel che Colaj anni vide e previde è senza dubbio una preziosa guida ideologica e storica per i nostri orientamenti pratici. Riepiloghiamo in sintesi il suo pensiero operante, adoperando in gran parte le sue stesse parole, e limitatamente, si capisce, ai problemi di maggiore attualità, e perciò trascurando quelli che possono sembrare storicamente superati. Il mondo del lavoro è in movimento, e gli uomini, nel loro stesso interesse, dovrebbero procedere in modo che la trasformazione della organizzazione economica, detta di tipo capitalistico, avvenisse senza troppo dolore per gli uni e per gli altri. << I cambiamenti sociali duraturi si compiono attraverso evoluzioni lente di forme di Stato e di legislazioni, nelle quali la coscienza più elevata di una classe ed un più profondo sentimento morale hanno una grandissima parte>>. La conciliazione degli interessi sarebbe più agevole e a ttuabile se i rispettivi rappresentanti cercassero di intendersi con una illuminata reciproca comprensione. Ciascun paese ha una particolare caratteristica d'ambiente e maturità storica. <<Ma chi è che non sa che la borghesia italiana è la più scalcagnata, la più cieca e la più vanitosa delle borghesie del mondo?>>. Qualche lodevole eccezione, al tempo di Colajanni inesistente, esprime con augurale promessa qualche personalità. Rara avis. È pertanto necessario che l'egoismo di classe ceda ad una più elevata concezione 33

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