Quaderni di cultura repubblicana

momento di esercitarsi sulla teoria del valore. sull'immiserimento crescente, sulle nette separazioni delle classi, sulla · categoria catastrofica, su tutta la teoria del materialismo storico. E i dogmi crollano sotto i colpi della logica che sono tanto spietati quanto quelli dei fatti > (Preti e socialisti contro Mazzini, 1903). L'autore ricevette la seguente lettera da Giorgio Sorel: «Ho letto col massimo compiacimento la vostra bella rivendicazione di Mazzin!. Come i socialisti possono essere sì ingrati verso l'uomo che ha più onorato il proprio paese nel secolo XIX e che tanti buoni giudici considerano come uno dei più grandi della storia?>>. Oltre i socialisti, contro Mazzin!, perché anche i preti? Colajanni li rnise insieme perché insieme avevano aggredito il Governo che aveva avuto l'ardimento di introdurre i Doveri dell'Uomo nelle scuole, con deliberazione del Ministro Nunzio Nasi (1901). I socialisti protestavano perché nei Doveri c'era Dio e la proprietà, i preti perché il Dio di Mazzin! è «una finzione>> e la religiosità che vi si respira con la lettura <<la negazione della dottrina cristiana». Tutti i giornali cattolici si associarono alla protesta sollevata dall'Unità cattolica, e l'Osservatore romano si fece promotore di un'agitazione legale fra tutti i padri di farniglia cattolici. L'illustre giornalista Rastignac (Vincenzo Morello) con uno dei suoi più brillanti e dotti articoli sulla Tribuna, mentre rendeva omaggio alla grandezza di Mazzini, protestava per l'introduzione del teismo mazziniano nelle scuole, che egli voleva subordinate alla scienza ed emancipate dalla religione, perché il Dio di Mazzini, anche sé detestato dai cattolici, era sempre Dio. Scrivendo ad Ernesto Nathan, patrocinatore dell'iniziativa pro-Doveri, l'egregio giornalista aderiva al culto << dell 'uomo che tutti veneriamo - e in questa venerazione finalmente, in nessun gruppo dei partiti e in nessun organo delle istituzioni sono ormai più contrasti>>. Ma si ingannava, perché Mazzin!, come Colajanni rilevava, ardeva vivo sul rogo acceso coi i fuochi concentrici dei preti e dei socialisti. Cosi i Doveri dell'Uomo avevano vinto la loro grande battaglia morale, e il positivista prof. Eduardo Bonardi . militante socialista, su Critica sociale del 16 aprile 1903, confessava che, leggendo Mazzin!, <<sento di respirare una specie di ossigeno morale, agitatore e purificatore dell'anima ». Lo stato d'animo di uno spiritualista era conforme 23

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