h~ detto ai meridionali : fate da voi. Non c'è che augurarsi che sul lavoro veramente complesso di spontanea resurrezione dei meridionali, alla quale i settentrionali fraternamente danno una mano, vigili la grande ombra di Napoleone Colajanni. !L S X IALISMO Settant'anni fa (1892) la parola socialismo era per aria. Non è una " parola », ma un mondo che si agita, il mondo del lavoro. Un vasto corale che sale dal sottosuolo sociale nei primi decenni successivi alla proclamazione del Regno d'Italia : sono voci di dolore e di speranza, scatti di collere improvvise, e manca l'accento dell'odio, anche se si rivela s tizzosamente astioso quello dell'egoismo di classe. Un nomA diventerà poi popolare, quello di Carlo Marx, circonfuso da un'aureola mitica, del poderoso sollevatore di masse, di tipo spartachiano - per intendersi - , del grande «vendicatore>>; ma il mito non corrisponde alla verità umana del geniale, potente critico della società capitalistica, come è noto. Nel Mezzogiorno l'odio di classe è s tato predicato dal cardinale Rullo che ha scagliato le orde sanfediste contro i «liberali», cioè contro le case e gli averi dei possidenti che respingevano la superstizione religiosa come fondamento della vita civile. Ecco un da to di fatto che smentiva il dogma del determinismo economico : le plebi i ndigenti ed abb rutit e dall'ignoranza erano eccitate al saccheggio a danno dei << signori >>, non perché possidenti. ma perché miscredenti. Non in nome di Carlo Marx, assolutamente ignorato, ma in nome del Cristo-Re, invocato dal basso clero fanatizzato a sbarrare il passo alla libertà politica ed alla giustizia sociale. La stessa plebe, agitata da una follia sanguinaria, che non difendeva davvero alcun benessere economico, mai raggiunto e irraggiungibile, sarà chiamata dopo il '60 a difendere i diritti << del trono e dell 'alt are>>, rappresentati dal Borbone spodestato. Era la triste epopea del brigantaggio, che si chiamerà impropriamente politico, mentre scopriva soltan to un torbido rigurgito di delinquenza comune, alimentata dalla cassetta privata del Borbone esiliato a Palazzo Farnese, dai superstit i feudatari ribelli contro il nuovo ordine di cose, e perfi no da ll'oro s traniero. La fosca pagina del b rigantaggio me18
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