né noi dobbiamo morir di fame perché alcuni ladri si impinguano; noi non dobbiamo andare carcerati per capriccio altrui , ma per delitti nostri, se alcuni ne commettiamo"· Più terribile aspetto ebbe la sollevazione di Napoli. lvi Masaniello - scrive il Giannone- " lacero e seminudo, avendo per teatro un palco e per scettro la spada, con centocinquantamila uomini diet ro, armati in varie fogge, ma tutte terribili, comandava con assoluto impero ogni cosa, trucidava coi cenni, incendiava con gli sguardi, perché, dov'egli inchinava si recidevano le teste, si portavano le fiamme. La plebe napolitana cacciò lo straniero, rintuzzò per dieci mesi gli assalti degli Spagnoli. Indi cedé, perché, mancando il concetto, mancarono capi e ordini e la stanchezza successe al furore. Masaniello seppe sollevare, non reggere la rivolta. L'Alessio e Masaniello furono la personificazione della plebe: moderatissima nelle pretese, terribile nella esecuzione, inetta al governo "· In questo giudizio si contiene il leit-motif della storia meridionale, la constatazione dolorosa di uno squilibrio costante fra le plebi del regno, ridotte da una servitù plurisecolare in condizioni di abbrutimento morale e materiale e la grande, gloriosa tradizione di pensiero che contraddistingue il Mezzogiorno d'Italia. È la regione in cui sono nati alcuni dei più grandi pensatori non solo d'Italia, ma d'Europa, le cui scintille di scienza e di pensiero determinarono il più grande incendio della filosofia e della scienza moderna, da cui sorsero l'Umanesimo e il Rinascimento, la filosofia germanica, l'illuminismo, la Rivoluzione francese: è il paese che ha prodotto Bernardino Telesio, Federico Campanella, è la terra dove è nato Giordano Bruno. Storia terribile questa del Sud! Mille anni di feudalesimo, di dispotismo, di miserie, di abbrutimento, che hanno ridotto alla disperazione e all'abbiezione le moltitudini dei contadini senza casa, senza pane, senza terra, costringendoli ancora a disumanarsi nel servilismo o a darsi per protesta al brigantaggio! Prima che il socialismo dei si16
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