Quaderni di cultura repubblicana

Nel mezzo secolo circa che corre dalla Restaurazione borbonica al sacrificio di Carlo Pisacane non mancarono tentativi simili a quello del nostro eroe e le frontiere marittime del Regno non mancarono di essere più volte viola te. Non si era ancora ristabilito sul trono delle Due Sicilie Ferdinando di Borbone che Gioacchino Murat sbarcava a Pizzo di Calabria nel vano scopo di riprendere la corona e finiva fucilato. Quasi trent'anni dopo, ci fu il tentativo glorioso dei fratelli Bandiera, finito con la fucilazione nel vallone di Rovito. Tanto il Murat, quanto i Bandiera però, pur animati da intenti differenti e, almeno quello dei due fratelli veneti, nobilissimi, non erano meridionali e non erano quindi presi dal fascino tragico della storia meridionale. Lo era invece Pisacane, e il suo scopo era quello, immolandosi, di far colpo direttamente sullo spirito del popolo, svegliare dal loro millena rio torpore le classi contadine perché con la loro potenza immane partecipassero alla r ivoluzione unitaria, entrando a far parte r ivoluzionariamentc di quella coscienza collettiva che cost ituisce la forza delle nazioni moderne. I moti del 1848, più che i precedenti, avevano rivelato il doppio aspet to del t ravaglio meridionale che non poteva non preoccupare gli spiriti attenti: accanto ad una borghesia prettamente costituzionale che si contrapponeva ad una aristocrazia decadente e aulica, arroccata senza speranza intorno a una dinastia assolut ista per tradizione, era sorta una plebe rurale non completamente consapevole della propria forza ma nei cui istinti ferveva una generica e indistinta aspirazione alla giustizia sociale. E, se nel 1799 questa plebe era scesa in campo per difendere fanat icamente la monarchia assoluta, se nel 1820-21 era rimasta indiffer ente alle congiure e ai moti carbonari, ora aveva avver tito che costituzione e parlamenti dovevano significare qualcosa pure per le classi più diseredate della società. La Costituzione del '20, volut a da pret i , intellettuali e militari, non aveva interessato le plebi del Napoletano, e la dinastia spergiura, per vedere assicurato il proprio 14

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