Miscellanea del giorno - 1847

• ( 86) ide.a, fedeli alla trista causa del sanfedismo , e ancora anelanti di lapidare un Ricci. - I congregati si ragunano di sovente , avanti giorno ; fanno lor festicciuole, cantano i bellissimi versi del Beato da .Liguori, ed il fervorino gesuitico non manca mai. Tutto però nel mistero, e prima che l'alba surga- per isfuggire agli sguardi profani e al beffardo sorriso dell'incredulità. Inoltre seminano pel futuro; riuniscono parimenti di graa mattino molti giovinetti, col pretesto · d'istruirli nelle cristiane dottrine, onde persuadere in quelle vergini menti amore e zelo per la causa de'Gesuiti. E già se ne citano parecchi , i quali. udendo parlare malissimo di costoro, opposero la più viva resistenza, risguardando com'empii e ribelli ad ogni cattolica fede quelli, i quali s'oppongono alla causa del padre Escobar. , Lo stesso canonico Breschi, potendo esercitare non lieve influenza tra i cherici, la esercita a onore e gloria della Compagnia di Gesù; ei perseguita quelli che a'suoi principii ed a lui non son ligi ; ne impedisce o almen tarda l'ordinazione. Notasi tanto fra i cherici da lui protetti, che fra i ragazzi da lui istituiti nelle dottrine cristiane, i consueti loioleschi sintomi , uno spirito di spionaggio e diflidenza levato ad una potenza emmesima. Egli è il confessore di quasi tutti i congregati; e si sa per le rivelazioni d'un congregato, come ai penitenti ingiungasi l'obbligo di ripetere quanto si dice , di narrare quanto si fa nelle loro famiglie e nelle famiglie di ]or relazione. Tuttavia non flissimula punto la sua fratellanza co'Gesuiti, ed osò affiggere sulla porta della mentovata cqngrega una $pecie di bolla firmata dal generale lloothen, da ct.li

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==