Miscellanea del giorno - 1847

( 571)) d_'ogni.giustizia: C~rse voce, e fu ripetuta ne'giornali , gh ammutmatt pen~t~assero nel territorio piemontese, dove scontratisi colle truppe, s'avessero due morti e alcuni feriti; questa notizia è falsa. - S'ebbero anche a Laveno gravi disordini; e pare che tra Laveno, Yarese e Sesto Calende, a9biano derubato 1500 moggia di grano d'ogni specie. - Lecco fu contristato da tumulti consimili; e la forza neromanco provossi a contenere l'impeto popolare. - A Como, nel mentre pel borgo di sant'Agostino enlra- ' 'a una condotta di gnmi , destinata a Pietro Soldini di Chiasso e risospinta ai confini in vigore della recentissima notificazione del 18 febbraio - la quale proibisce' dicesi ntOmentaneamente' r esportazione del grano - formossi un attruppamento di circa 300 persone , che circondarono i conduttori e quanti volevano ne'magazzini trasportar la granaglia, minacciandoli della vita come carbonari (!!). Non vi par egli rinnovinsi i felicissimi tempi del cardinal Ruffo ? La cosa facendosi grave, crescendo l'ira ed il numero della rea moltitudine, i conduttori , riconosciuta va- . na qualunque resistenza , abbandonarono il grano agli insorti. Se non che sopraggiunsero alcuni cittadini, coraggiosi amici dell'ordine; e tanto dissero e tanto fecero, che gli sdegni s'acquetarono, e non furonvi di manomesse che due sacca. Ma toccava ad essi, e con pericolo della vita, far questo? E da ciò quali conseguenze ne vengono? Que'luoghi e le vicinanze loro sono gremi!i. ?i milizie. Do-: v'erano, che facevano queste mihZie, durante gh ammutinamenti? Io non lo so e nessuno lo sa; giacche non un soldato mostrossi, non un magi!>trato , a 24.

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