( 369 ) - Ho promesso ad altri, rispose la fanciulla. - Consideri, soggiunse fuor di sè il cortigiano, che non .sap?va nemmeno concepire un sì fatto rifiuto , cons1den che ogni promessa è nulla, quando Sua Altezzo voglia ballare con lei .•..• -Ed io no! secco, la donzella rispose. - Ma ella non può rifiutarsi e rispondere tanto scortesemente alla bontà di Sua Altezza. - Ed io mi rifiuto, perchè ho dato promessa. Il povero ciambellano, pieno d'ira, di meraviglia e di confusione, non sapea come annunziare la strana sconfitta al suo arciduchino, il quale aspettava; e ricorse al padre di lei, ricorse al presidente del casino. E la giovinetta alle loro esortazioni, alle suppliche Joro, non altro degnossi rispondere che queste parole: - Ed io no! Gentil giovinetta, se bella sei, come generoso ti senti il cuore, tu sei 1a bellissima deiJ'italiane fanciulle. Per lo sdegno che nutri contro il giogo straniero, per r amore che t'arde involontaria della nostra carissima patria, il·Cielo ti guardi sempre, t'accompagni per do\'e passi con susurro di lodi , ti conceda fortunati e carissimi affetti, e non t'offendere se un ignoto lontano dichiara d'amarti come sorella. La vertenza su i beni stabili de'Luoghi Pii cooperò fortemente allo sviluppo dell'opinione, facendone a un tempo testimonianza. A illuminare i non dotti, a incoraggiare gl'incerti, ad accrescer animo ne'generosi, fu di grande efficacia il libretto disteso da un buon Pavese, che ce ne raccomandava la stampa e che non nomineremo per ragioni facili a intendersi. . L'opuscolo a Milano corse ppr tutte le mani e accelerò
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