(562) S. M. l'imperatore mi ha ordinato di annunziarvi la morte di vostra moglie-. Poi senza rivolgergli una consolatrice parola , facea ricondurre il numero 14 nella orrenda sua tana. Non dirovvi i suoi patimenti ; il suo nome li dice, e son tali , che nelle bilance giustissime del Signore egli ba certamente scontato all'Italia molti anni di servitù co'molti da lui consumati nello Spilbergo; egli c'insegnò con che dignità si debba soffrire , con quale costanza si debba perseverare. Quando i satelliti del Bolza lo strascinavano lungi del mondo ed egli moriva vivente, Italia fremeva ancora di libertà, ancora agitavasi, come serpe dalle ruote d'un carro in due spartita lungo la via. Ne'suoi più caldi anni egli vide la patria lombarda lacerata da un eccesso ùi vita piuttosto che ùa mancanza ; ei la vide, al precipitare della grandezza napoleonica, commossa dai nobili rancori, dalle ambizioni aristocratiche , dalle borie serviti , dalla cieca militare fiducia , dall'amor degli Austriaci c dall'amore dell'indipendenza. Quelli che sono venerati dal mondo come sapienti in politica, dagli stipendi del vinto volean passare agli stipendi del vincitore. E bencbè i cento partiti strascinéJssero la Lombardia c quindi l'Italia in un abisso, non dominava per anco la stupida indifferenza ; i nobili sognavano splendide sorti e sentivan l'orgoglio ; i soldati anelavan vittorie e pericoli ; i popoli di quando in quando tuonavano il loro ruggito , e la rivoluzione di Cadice echeggiava a Napoli. Quando l'amico di Santa Rosa ritornava fra gli uomini , che cambiamento per tutto ! Ogni nazione
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