( 31>8 ) un 5 dicembre , e verrà festeggiata di nazionale letizia; i nobili illumineranno i loro palazzi di strada Carlo Felice, di strada Balbi, di strada Nuova e Nuovissima , come fecero nel 1846 all'insaputa di tutti ; splenderà d'insolita luce il monte di fi esole; a firenze, Pisa, Modena, Bologna, Ravenna c nell'altre cento città , tutti raggi dell'italico sole, brilleran d'improvviso fuochi, si spanderanno armonie di suoni e di canti ; e il dorso dell'Appennino che più non avrà a temere d'essere valicato e rivalicato d'eserciti predatori segncra negli spazi per quanto ciclo riguarda la nostra patria una lunghissima traccia di liete fiamme , quasi innocuo sacrificio espiatore di nostre colpe, indizio di par.e tra la divina giustizia ed Jtalia. Ma io dimenticava la cronachctta lombarda . In udire le feste del 5 dicembre fu grande la rnaraviglia di tutti i governi. Il duca di Modena restò qu asi tocco dal fulmine; c ordinò subito alcuni arresti. A Firenze, liberati i Toscani, il presidente del Buon-Governo e il Baldasscroni si vogliono vendicare sul Frediani, che intendono rimandare alle sue case : egli è modenesè, io credo, c perciò sta fresco. A Havcnna s'arrestarono quattro persone , che la bontà del pontefice fe'scarccrare la vigilia di Natale; onde i Ravenna ti avvezzi fin qui a soiTrire moltissimo per cose da nulla, accolsero con trasporto la benigna misura, e lo dimostrarono applaudeudo altissimamente, la sera del 26 dicembre in teatro, monsignor Giuseppe Bofondi prolegato straordinario di quella provincia. I più costernati e stupidi furono gli Austriaci ; i quali subito accrebbero le guarnigioni di Ferrara e Co-
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