( M7 ) da che si tentò cancellare il tuo nome su quella lapida , come fosse di scandalo ai buoni credenti (t). Però quello spirito fecondatore , quel nuovo soffio di vita che pcrcorre ·e anima le italicbe membra, quel sentimento che ci lrasfonde nel cuore la fiera memoria delle glorie passate e la baldanzosa speranza dell' avvenire, commuove aneo le arti; e la tua statua. o Cevasco , lo dice. lo quando visitai Genova , e vidi il sorridente splendor de'suoi porti , la magnificenza de'suoi palazzi , la vaga bellezza de'suoi colli , e le stupende sue pompe in ogni arte, grande e deliziosa maraviglia mi prese; ma quando corsi a quel sasso , ove giaceva il mortaio, ove il Balilla percotea primo la soldatesca straniera, ove s' accendea la battaglia che non abbiamo per anco finita , là solamente un turbine di contrari affetti mi ravvolse ; ed io venerai quel sasso come sacra reliquia. Onde spero , o Cevasco mio , che non !ungi da quella pietra s'innalzerà tra non molto la bellissima statua , che per eseguirla in marmo t i sarà mecenate Italia tutta; imperocchè quella statua c'insegna e come dobbiam liberare il paese dalla forestiera oppressione , e a quali sacrifici dobbiam prepararci, e quante calamità vendicare. La sera in cui la statua monterà sul suo piedestallo sia (1) Negli ultimi mesi dello scorso an~o~ trovossi u~ bel.giorno scalpellata la lapida che copre le cenen d t fra Paolo S~rp1, dalla chiesa de'Serviti nel '•828 tradolle m san 1\ftchele dtl\furano. Ciò saputosi dal podestà di Venezia ri cer~onne gl! autori; e si scoperse che all 'allo vandalico a,·ea dato tmpulso ti cardmal 1\fonico, patriarca di Venezia, uomo gesuiteggian.te quant'altri mai, autore di pochi e medic~rissimi versi che gh trassero l:arfetto del Pyrker, il quale levollo a ~osi a.lta fortuna. La laptda fu ripristinata, e l'affare messo in stlenuo.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==