( 5~6 ) per iscagliare la pietra, contratto il sinistro e col pugno stretto ohe accenna l'ira diffusa per tutte le fibre, ei grida il suo grido, che veramente non ci siamricordati che un secolo dopo. Io non vidi, o Cevasco, l'opera tua; qualunque ne sia la bellezza, la purità delle forme, l'armonia delle linee t la verità delle mosse, l'idea tutto vince; imperocchè tu compiesti con essa un'opera cittadina. Fidia, interpetre e sacerdote del , popolo suo t consacrava, in nome degli Ateniesi e a memoria della battaglia di Maratona, tredici statue nel tempio di Dclo; Michelangelo ne'sepolcri medicei piangea la sorte della patria già spenta, cd in Santa Croce da tre secoli aspetta la redenzione dell'italico ingegno. Il principe de'nostri moderni scultori t nel quale trasrnigrò forse gran parte dell'anima gagliarda del Buonarroti, rivendicava col suo scalpello la vituperata memoria del principe de'storici e politici nostri, del più vasto intelletto del cinquecento: il quale s'ebbe alcuni difetti del secolo; ma il secolo non s'ebbe la sua virtù, poichè non liberava Italia dai barbari. Sotto le fiorentine loggie, edificate dal signor Cosimino, non !ungi dal segretario, dal sommo cantor de'tre regni e da Farinata, starà il Ferruccio. A Venezia onorasi con un monumento Tiziano Vecellio. Ma la tua memoria, o fra Paolo t uomo grande in ogni dottrina, unico forse in alcune, e modestissimo nella tua grandezza da gettare a pieno mani le idee senza degnarti nemmeno congiungerle al tuo nome; tu, la cui vita non fu che una lunga battaglia, in pcitria non vanti un labbro che osi intuonar le tue lodi; alle ignote, poi raminghe tue ceneri, si concesse appena una lapida, co- .me per cristiana limosina; e pochi mesi ora corrono,
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