Miscellanea del giorno - 1847

( 347) .Mellerio appartenga alla schiatta della Reggenza , In quale nel 1814 perdeva la Lombardia , invitando gli Austriaci; e il nobil uomo, stabilissimo negli affetti, vorrebbe perderla anche nell'avvenire , innestando la viltà e fiacchezza dell'educazione gesuitica nel san"'ue lombardo. Caporione di quella congrega , la qualtdimandasi del Biscottino- e forse accenna, oltre che a un antico costume mi lanese , alle sdolcinate maniere dei degeneri seguaci d'Ignazio, alle loro inzuccherate parole, al lezioso lor porgere, e alla Jor ghiottoneria di pasticcini che inlinti nel cioccolatle solleticano amabilmente il palato-, egli tesoreggiò e tesoreggia per la compagnia , e s'adopera in tutti i modi per mettere nel suolo milanese la malefica pianta. Nè debbo soggiungere che immediatamente agli Austriaci nell'odio lombardo succedono i gesuiti e i gesuiteggianti. Onde il nobile principe del Biscottino fu percosso negli ultimi tempi da satire e da epigrammi d'ogni specie, in versi c in prosc1, manoscritti e stampati (1 ). Benchè tuoni si avversa la pubblica opinione, e Piemonte sembri ribelle alle rugiadose dottrine, Roma non propizia, Toscanl nemica, non è che rac- (1) Qui non indicheremo che alcuni di quegli OJlUscoli satiri· ci, i quali stampati pervennero fino n noi: C: Estat ica, sermone. Capolago, Tip\Jgratla elvetica, 1846. Un di scorsi no precede. che vale assai più tic i versi, e ra giona d'un mira colo fabbri cato a Monza dai Biscottinisti.- Lettera tl'wt Biscottinista milanese da Roma al suo presidente in Milano, senza data. - In morte di S. E. il cardinale Gaisrt~ck, arci vescovo di Milano. Capolago. Tipografia elvetica. Questi due u ltimi contengono due poemetti satirici in sesti ne, che vantano, tra qual che lungheria, languidezza nn po' smorta ed impura di stile, molti felicissimi tratti , i quali ce ne rivelan l'autore.

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