( 344) sue virtù cittadine, nelle sue glorie letterarie, nella sua probità e nella sua costanza, dee riscattarsene, o austriaci moderatori, con voi; chè voi disonorate c disonorerete sempre il nome tedesco, facendo apparire l'obbrobrio di pochi quasi obbrobrio comune. Però siate certi che non raccoglieremo quel fango che volete gettare su tut.to il popolo nostro, per infamarlo nel suo coraggio, generosi tanto da deridere chi non può rispondere; ma quel fango non cade sul nostro capo, resta attaccato alle vostre mani; c ve ne siete intrisi la fac_cia, o moderatori austriaci! Li 19 novembre 1846 , moriva a Milano il cardinale arcivescovo, Carlo Gaetano conte di Gaisruck. E ne darò alcuni cenni, per rimeritarlo dell'amore ch'egli straniero portava a' suoi diocesani e alla giustizia. Ei nacque a Klagenfurt nell'agosto del 1769 , di famiglia nobile, ma decadut~ ; fu nominato arcivescovo di Milano nel 1818, ove stette metropolita vent'otto anni. E poichè non vive uomo senza difetto , subitamente dirò la forse unica taccia di questa vita, e senza timore, restando larghissimo campo alle lodi. Amava la sua fami glia, patìa di saperla povera ; e vuolsi gran parte dc' redditi del ricco arcivescovado milanese fosse annualmente versato ai Gaisruck , onde il cardinale s'attirò biasimo di poco generoso e troppo tenero de'nepoti. Ottimo sacerdote del resto, non dimenticò mai i poveri sacerdoti , pcrchè la dignità del grave ministero notl ne rimanesse adombrata; caritatevole inverso i tapini, gli è noto come gli abitanti delle Centovalli e della Mesolcina ricevessero
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