Miscellanea del giorno - 1847

( 558) bellezza ch'è vera. Altrimenti le lettere, nobilissimo patrimonio delle nazioni, diventano infamia n que'popoli che le prostituiscono. E ciò scrivo, poco importandomi d'aver nemica la letterata ciurmaglia; averla nemica mi è vanto. Faccia suonare il suo paludamento d'orpello, getti in aria il suo berretto di carta , e intuoni un salmo dalle basse regioni di qualche giornale privilegiato alle rnagnitudini austriache. Avrà di certo il disprezzo de'saggi c forse una croce. Io volgo il mio ragionare ai Lombardi , che, oramai sdegnati i codardi esempi, comprendono la loro gioventù e il loro ingegno non essere che un sacro deposito della provvidenza, il quale dee nelle lor mani fruttare; s'accorgono non esser bella la vita che quando spesa a prode comune, sentono l'amor di patria. E l'amor di patria santifica tutte le anime che lo ricettano. Questo registro di fatti sarà molto imperfetto ; giacch~ le lettere non corrono facilmente le poste; per antiche e recenti sventure l'amico suoi diffidar dell'amico; oltre cui , di sovente i fatti restano ignoti perfino ne'luoghi ove accadono. Però meglio il poco del nulla. .1\ti basterebbe, in qualunque modo, aiutare la vigilanza dell'opinione pubblica sugli atti dell'Austria e de'suoi partigiani in Italia , fare che un occhio invisibile segua la tedesca rabbia per tutto , c~o una voce, inobbediente alle sue polizie, non pa- 'Vtda delle sue baionette, sorga di tempo in tempo ad a.ccrescere le sue tristizie, ad incoraggiare le nazionah ~peranze , a nutrire i sentimenti magnanimi , a toghere che gl'Italiani d'un paese siano stranieri a quelli d'un altro, ad affrettare in una parola la fratellanza

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