( 331 ) di credito , emesse da quelli che fanno impiccare i la~ dri che rubano per fame, onde meglio ingannassero o nascondessero la frode , erano in tutto simili alle altre , e colla bugiarda intestazione dicevansi una conseguenza delle operazioni ordinate nella patente poc'anzi citata: e non erano che una conseguenza dell'imperiale dispetto contro gli Italiani, dell'ingordo abisso aperto nelle finanze e della m~nto volpina che vuole sempre chiamarsi padre de'sudditi. Di cotal modo , nell 'anno 184 2 , vennero intrusi nel libro del debito pubblico lombardo-veneto 54 2,31 Ofiorini di rebdita, equivalenti ad un capitale di quasi undici milioni di fiorini (t). Codesta pericolosa ed illegale operazione, non potendo essere pienamente ravvolta nel consueto mistero, le cartelle ch'erano al 117 e anche al 118, precipitarono al 105, nè più risalirono, anche ne'momenti più lieti, oltre il 111. E sarebbero scese ancora più basso, se la moltitudine che s' afTaccenda ne' commerci fosse stata non moltitudine cieca nell' intelletto, se avesse compreso che non solo aumentavasi il debito, ma si rompeva la base del credito del regno Lombardo-Veneto ; imperoccbè la somma del debito liquidata nel 1816 dalla commissione era di settanta milioni, somma Sìhe per decreto preventivo non si doveva nè poteva oltrepassar mai. E invece l'anno scorso giungeva a ottantaquattro milioni, mentre i fondi demaniali destinati all'estinzione di esso debito sono quasi tutti venduti. Violato una volta il confine delle leggi costitutive e fondamentali, (t) L'Anonimo lombardo non registra che 300,000 fìorini , equivalenti ad un capitale di dieci ntilioni.
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