Miscellanea del giorno - 1847

( 550) ni - è deplorabilissimo , degno dell'Austria, non difficile a discoprirsi. Una parte del credito che godettero le cartelle del Monte lombardo-veneto posava in sulla fuggita certezza che questo particolare istituto non potesse mai esser confuso col debito generale dell'impero. Imperocchè non è punto il goveruo, il quale assicuri il suddetto Monte , bensì i beni demaniali che appartengono alla cassa di saldo, o i danari che si ricavano dalla vendita loro; inoltre il governo non potrebbe assicurare gran fatto , giacchè sì male assicura sè stesso; il Monte così non avendo che crediti di provenienza tutta italiana, parca dovesse irovare una guarentigia solenne nell'interesse medesimo delle ricche provincie lombarda e venete, nè soffrir tema per alcuno di quegli eventi che impauriscono anche di lontano i creditori de'governi fondati sulle tradizioni dinastiche e sulle baionette. Ma questa certezza , come diceva , è fuggita; e ve ne accennerò le ragioni, chiuse in vano mistero, solo amico dell'Austria per lunga pezza, e anch' esso traditore da qualche tempo . Invece di limitare le iscrizioni a quei debiti che derivassero dall'antecedente governo, riconosciuti dalla commissione diplomatica edalla speciale commissione liquidatrice austriaca, dietro la patente 21 agosto 1820, vennero inscritte, per ordine diretto degli aulici dicasteri, altre rendite in que'modi ed in quelle forme che adoprano le volpi cristianamente nemic~e. d~·~ca.nd?li , cioè senza fa~ne partecipi le c?mm.•ss•.om tslttmte dalla legge per n conoscere il debtto Jtahano. Ma la priorità in ciò non s'appartieue all'Austria; son vecchie e rancide storie le leggi violate dagli autori medesimi delle leggi. Queste carte

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