Miscellanea del giorno - 1847

( 328) tardi una commissione a lei propria ; la quale, secondo norme contenute nel decreto 21 agosto 18'20, dovesse riconoscere e liquidare i debiti provenienti dal regno italiano, attribuiti all'amministrazione austriaca; e fondava inollre un · particolare istituto, detto Monte lombardo-veneto, nel di cui libro inscrivevasi il debito proprio del regno di questo nome, che restava di settantaquattro milioni. E il Monte lombardoveneto doveva emettere speciali carte di credito , secondo le disposizioni della commissione liquidatric-e austriaca, la quale riconosceva e faceva inscrivere i riparti operati dalla commissione diplomatica , e procedeva ella stessa a liquidare i crediti de'sudditi austriaci verso il cessato regno. Ma qui conviene meglio indicare come fosse guarentito il Monte lombardo-veneto.Col titolo VI della sovrana patente l o luglio 18'22 stabilivasi a guarentigia dei debiti inscritti nel libro del detto Monte un fondo di saldo, il quale in sostanza non era formato se non da que'beni demaniali che trovavansi nel territorio del regno d'Italia e che appartenevano alla cassa di saldo , assicuratrice del Monte Napoleone, Per lo che, come i trattati disponevano il pagamento dci debiti iscritti nel Monte Napoleone, così necessariamente vincolavano i beni della cassa di saldo italiana, già ipotecati ai creditori di esso Monte. A quanti dunque ci vantano la paterna premura e benignità del governo inverso noi a tale proposito , possiamo francamente rispondere non essere la cassa di saldo del regno Lombardo-Veneto una provvidenza austriaca , ma un ultimo corollario dei trattati che guarentivano il Monte Napoleone. · Notata l'origine, giova osservare di qual maniera

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